C’è speranza per l’umanità ?
Ore 19.30 di un sabato tranquillo di ottobre
Supermercato pieno zeppo di gente, e voglia incontenibile di ciambella al cioccolato.
Andare o non andare ? Vince la ciambella
Mi carico le povere braccia di uova cacao e farina mentre uno scalcia nella pancia – forse in evidente calo di zuccheri- e l’altra scalpita per poter mangiare il suo ovetto kinder.
( i carrelli bassi finiti e gli euro anche )
Arrivo trafelata alla cassa dopo 5 minuti di caccia al tesoro per la nutella ( del marito )
Dicevo, arrivo trafelata alla casa, trafelata perché la bambina vuol scartare il suo ovetto kinder e la intrattengo con la storia del lupo e cappuccetto rosso.
Fila interminabile…
Io e un gentile 40enne dal carrello pieno stracolmo come per la vigilia di Natale arriviamo nello stesso momento- forse- mi guarda sottecchi, io continuo la mia storia di cappuccetto rosso mentre le braccia cominciano a cedere.
Penso alle uova, mi faccio forza!
L’inevitabile signora rompipalle fa perdere tempo con la storia dei punti della pentola a pressione, poi un’altro dimentica di pesare l’uva e un’altro ancora non trova la tessera punti.
Non è il sabato del villaggio, è il sabato degli sfigati e io giustamente faccio parte di quelli.
Arriva finalmente il mio turno- mio o del gentile signore sulla 40ina? Prima di noi solo un carrello mezzo pieno… roba da poco, vedo la luce in fondo al tunnel
Faccio il primo passo sperando di avere la precedenza, ed eccolo lì, col suo immancabile gilet griffato, il profumo che stordisce i sensi, e quel sorriso da cretino sulla faccia << scusi ma è il mio turno!>>.
Ecco, penso, non c’è speranza per il genere umano.
Nessuna pietà per una donna incinta visibilmente affannata con una bimba che scalpita il suo uovo kinder e le braccia tremolanti.. mi tiro indietro senza fiatare.
Ma come per magia, si perché a volte la gentilezza è un atto di magia, il signore davanti a me mi fa cenno di avanzare cedendomi il posto.
<< vada pure avanti, noi possiamo aspettare >>
Vorrei abbracciarlo!
Un babbo natale dalla barba bianca e gli occhialini bassi. Con la camicia a quadri e il portafogli sgualcito.
Sarà passato di qui in ricognizione prima di Natale.
Il 40 enne infighettato ha nascosto la testa abbronzata nel carrello e la gente ha bisbigliato soddisfatta, la stessa che fino a un secondo fa sbuffava perché Annìe iniziava a frignare..
In quel preciso istante ho pensato che c’è ancora speranza per l’umanità.
E che la gentilezza ci salverà, gentilezza verso la signora incinta, verso una pianta che non calpestiamo, verso gli intenti e le parole.
E me lo ha ricordato un vecchio barbuto dall odore stantio.
Sono andata via felice, Annìe un po’ meno, il suo uovo kinder è stato rubato dal lupo cattivo di cappuccetto rosso. Ecco lei nella gentilezza non ci ha creduto.